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Memorabilia – Libri 2010 (III)

… continuiamo

Ultima puntata con i libri del 2010 da ripescare prima che scompaiano dalle librerie (che sappiamo ormai che vita breve hanno i libri e che fine possono rischiare di fare nelle biblioteche). Se so ben contare alla fine ve ne avrò consigliati otto (tra cui tre fumetti e un libro/dvd, tre italiani e uno straniero). selezione sicuramente personalissima e sommaria, fatta soltanto per invogliarvi a recuperare qualcosa dal marasma pubblicabile in un anno. se vi piace quel che scrivo e quel che consiglio, magari imparerete a fidarvi.

Ho una pessima memoria, cosa che per me rende i concetti di memoria storica e di rielaborazione del ricordo una specie di ossessione. Capire dove andare a scavare, cosa si possa ricordare e cosa sia meglio nascondere e tacere. Forse è questo il motivo principale per cui Le rondini di montecassino di Helena Janeczek (Guanda) mi ha così colpito. Lo spunto della narrazione è la battaglia di Montecassino, combattuta durante la seconda guerra mondiale tra i tedeschi, asserragliati nell’omonima abbazia, e le truppe alleate. La Janeczek recupera alla memoria, integrando con la fiction, le vite vere dei soldati che combatterono questa cruenta battaglia, e attraverso il suo racconto scopriamo che le truppe degli alleati erano formate da indiani, neozelandesi, polacchi; soldati a tratti smarriti, a tratti illusi, ma comunque molto distanti dalle alterne vicende storiche italiane. L’impasto di passato e presente (il presente dell’autrice che indaga anche sulle sue origini: figlia di polacchi emigrati in Italia dopo la tragedia dell’Olocausto) è estremamente intrigante, così come l’indagine sui temi di memoria e identità.

Tutt’altro tono per XY di Sandro Veronesi (Fandango), ma anche qui mi pare che sia centrale il tema del tentativo. C’è un’indagine, in questo caso anche nel senso poliziesco del termine, e quindi si procede per piccoli passi, prove, esperimenti, nella speranza di arrivare alla verità. A San Giuda, piccolo paesino disperso sulle montagne, muoiono contemporaneamente, in modo violento e apparentemente inspiegabile, dieci persone. Fortemente coinvolto è il parroco del paese che si trova subito a  fare i conti con le conseguenze psicologiche e morali nella popolazione dei cruenti fatti e dell’immediato interesse delle forze di giustizia e dei media. Sarà raggiunto dopo poco da una psichiatra ed è da qui che il romanzo scarta inaspettatamente e da thriller si trasforma in un’interrogazione sulla natura del male, sull’esistenza di Dio e del peccato, sul limitare tra follia e normalità. Un libro che spiazza fortemente il lettore, non offrendo nessuna spiegazione e nessuna risposta.

E infine un libro non libro: Avere vent’anni di Massimo Coppola (Isbn Edizioni), cofanetto di 5 dvd, che raccoglie i documentari girati dall’autore dal 2006 per Mtv. Tutt’ora attualissimi (del resto non è cambiato molto: basti per tutti l’episodio sull’operaia di Pomigliano); a tratti estremamente commoventi, per altri versi irritanti o esilaranti. Comunque sempre girati sapientemente, senza mai indulgere al sensazionalismo o al pietismo, cui la nostra televisione nazionalpopolare ci ha ampiamente abituato. Non ho ancora finito di vederli (li sto centellinando) ma vi assicuro che è un altro bel modo di indagare la nostra realtà: fare un passo indietro di qualche anno e ascoltare i ventenni d’Italia (studenti, soldati, operai, pr…).

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sono inquieta e pigra; un’ultra indipendente dal cuore tenero; sono timida e snob, sgarbata e sorridente, pensierosa e volatile, insicura e superba. sono tante cose insieme e spesso nessuna che conti davvero. ho un fascino a me nascosto che inspiegabilmente fa sì che la gente si ricordi di me. il più delle volte vorrei essere invisibile, ma ho un amore a tratti corrisposto per il palcoscenico, il più bel posto del mondo. ho il musetto da bimbetta ma le mie spalle sono larghe. tra tanti ho un desiderio e tra infinite un’idea fissa: permettermi il lusso di fare il lavoro che mi piace.

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