Piazza Maggiore è deserta alle due di notte, la promessa di una Bologna non mantenuta, come la neve che non c’è e la strada nemmeno brilla di ghiaccio, è solo un baluginare di acqua sporca. Il cuore batte nell’attesa e poi si consuma stanco nella solitudine di un sapone incartato. Eppure, il lusso di intingere la penna nel Nettuno. Ma mi privo del silenzio mancato della piazza, rotto dalla camionetta dei militari che gira benzina attorno alla fontana, in cuffia mi concentro sulla pietra fredda. Condenso dispersione.
bologna è proprio così…. specialmente per noi che ce ne siamo andati, credo che il senso di promessa non mantenuta sia ancora più forte. a volte penso che con un po di sforzo potrei riuscire a riinnamorarmene. ricordo quando ero bambino e il suo fascino medioevale mi faceva sognare ad occhi aperti. oggi mi sembra fatta di cartapesta.
è rimasto qualcosa dietro il belletto